Buone notizie da Bruxelles. Salgono a 11, su un totale di 21, i PSR italiani approvati dal Comitato di Sviluppo Rurale. Dopo il disco verde ottenuto da Toscana e Sardegna nel mese di ottobre, la riunione del Comitato del 23 novembre ha sancito il via libera per altre nove Regioni e Province Autonome italiane: Abruzzo, Bolzano, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Trento, Umbria, Valle d'Aosta.
I nuovi PSR recepiscono i contenuti delle recenti riforme riguardanti la Politica agricola comune (Health Check della Pac) e la strategia europea anticrisi (European Economic Recovery Plan). Tali riforme, assieme al trasferimento verso lo sviluppo rurale di risorse provenienti dall'OCM Vino, comporta per l'Italia un aumento complessivo di fondi pubblici dedicati ai PSR di oltre 1.156 milioni di euro.
I fondi aggiuntivi saranno utilizzati, principalmente, per attuare le cosiddette "nuove sfide" dello sviluppo rurale ovvero per misure dedicate all'espansione dell'utilizzo delle energie rinnovabili, alla tutela della biodiversità, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla gestione delle acque, ad interventi di accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario e per la diffusione della connessione internet a banda larga nelle aree rurali.
I Programmi delle dieci Regioni ancora in fase di esame da parte della Commissione europea, saranno approvati, presumibilmente, nel corso del Comitato di dicembre che dovrebbe completare il quadro di riforma derivante dall'Health Check della Pac e sancire il passaggio alla fase operativa.
Per ogni ulteriore informazione, è possibile visitare la sezione sviluppo rurale del sito www.politicheagricole.gov.it ed il sito www.reterurale.it che dedicano ampio spazio alla programmazione dello sviluppo rurale, con approfondimenti per tutti i programmi e per tutti gli Stati membri.
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