lunedì 31 agosto 2009

Bosco-Arredo: progettare una filiera sostenibile

clip_image001Al via Bosco Mobile (BOMO), un progetto di ricerca finanziato dalla D.G. Agricoltura della Regione Lombardia finalizzato alla realizzazione ed ottimizzazione di una filiera corta lombarda bosco - legno.

Il progetto, che ha come capofila il Consorzio Forestale della Val d'Intelvi, prevede un'analisi di sostenibilità della filiera legno-arredo contestuale al tentativo, da parte di alcune realtà imprenditoriali lombarde, di tradurre nella pratica le indicazioni delle politiche europee e nazionali, producendo mobili utilizzando legno locale, proveniente da foreste certificate, riducendo quindi l'impatto derivato dal trasporto della materia prima dal luogo di prelievo al luogo di lavorazione.

Presso la MIA di Monza, il 26 Settembre 2009 alle ore 10.30, avrà luogo la conferenza stampa del progetto, per illustrarne specificità ed innovatività.

Per maggiori informazioni: www.boscomobile.it

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Vai al sito del Consorzio Forestale Lario Intelvese >>>>

Sul sito il manuale di Gestione Forestale Sostenibile e la presentazione delle attività del Consorzio Forestale

lunedì 24 agosto 2009

In Lombardia i Consorzi Forestali regolamentano (a pagamento) la raccolta dei funghi

    Ecco le aree della Bergamasca nelle quali la ricerca dei funghi è regolamentata e soggetta al pagamento di un apposito ticket.
    CONSORZIO FORESTALE DELLA VALLE DI SCALVE (comprendente i territori dei comuni di Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore): tesserino annuale 70 euro; settimanale 20 euro; giornaliero 6 euro; gratuito per residenti e nativi della Valle di Scalve, minori di 10 anni e diversamente abili.
    CONSORZIO FORESTALE DELLA PRESOLANA (comprendente i territori dei comuni di Cerete, Songavazzo, Onore, Fino del Monte, Rovetta, Castione della Presolana): tesserino annuale 50 euro; annuale per residenti e proprietari di seconda casa 10 euro; settimanale 15 euro; giornaliero 5 euro.
    CONSORZIO FORESTALE DELL’ALTO SERIO (comprendente i territori dei comuni di Villa d’Ogna, Ardesio, Gromo, Gandellino, Valbondione, Oltressenda Alta, Valgoglio): tesserino annuale 50 euro; annuale per residenti 8 euro; settimanale 20 euro; giornaliero 6 euro; gratuito per le persone oltre 70 anni e i portatori di handicap.
    CONSORZIO FORESTALE DEL COMUNE DI CLUSONE: tesserino annuale 75 euro; annuale per residenti non proprietari 50 euro; annuale per non residenti proprietari 50 euro; giornaliero 5 euro; gratuito per pensionati di età superiore ai 65 anni residenti nel territorio del Comune di Clusone.
    CONSORZIO FORESTALE DEL COMUNE DI GANDINO: tesserino stagionale per residenti e proprietari 10 euro; stagionale per non residenti 40 euro; settimanale 20 euro, giornaliero 10.
    CONSORZIO FORESTALE DELL’ALTA VALLE BREMBANA (comprendente i territori dei comuni di Mezzoldo, Piazzatorre, Piazzolo, Averara, Cassiglio, Cusio, Olmo al Brembo, Ornica, Santa Brigida, Valtorta): tesserino stagionale residenti 10 euro; stagionale per villeggianti 30 euro; stagionale per gli altri 90 euro; giornaliero 8 euro.

    venerdì 7 agosto 2009

    Progetto E.S.CO.FOR. - Energy Saving Company Forestry

    003191 "L'aumento a 28 Cent/kWh della tariffa omnicomprensiva per l'energia elettrica prodotta da biomassa negli impianti al di sotto di 1 MW apre la strada alle cooperative forestali per ampliare la filiera in questo settore". Così afferma Gasper Rino Talucci - Presidente del settore forestazione e Multifunzionalità di Fedagri Confcooperative dopo il varo definitivo della Legge su Sviluppo e Competitività.
    "Fino ad oggi lo sviluppo di piccole centrali a cogenerazione a biomassa forestale è stato frenato dalla bassa redditività, l'aumento della tariffa rappresenta quindi un forte incentivo allo sviluppo di una rete ti queste piccole centrali sul territorio. Fedagri-Confcooperative lancerà quindi in autunno il Progetto E.S.CO.FOR. - Energy Saving Company Forestry che prevede l'istallazione iniziale di CINQUE IMPIANTI DI COGENERAZIONE CON MICROTURBINA E CALDAIA ALIMENTATA A BIOMASSA VEGETALE "POWER TEP" di cui due in Abruzzo (uno a L'Aquila in pieno cratere terremotato), uno nel Lazio, uno in Piemonte e uno in Sardegna. I singoli impianti producono un totale di 370 Kw/h, di cui 70 elettrici e 300 termici, per circa 7.000 ore di utilizzo anno. Il consumo previsto è di circa 7.000 - 10.000 Q.li di biomassa / anno per impianto in forma di cippato da legno vergine. Un taglio adatto alle nostre cooperative forestali."
    "Il progetto - continua Talucci - si fonda su alcune caratteristiche peculiari fra cui il principale è che l'energia termica viene utilizzata al massimo, sia per motivi economici che etici (non vogliamo tagliare boschi per produrre energia termica da buttare), e che quindi gli impianti vengono posizionati dove è possibile utilizzare l'energia termica e tenendo conto dei punti di approvvigionamento. Per le cooperative forestali si tratta di una attività integrativa a quella principale, che permette di allungare la filiera passando, in genere, dalla vendita di legna da ardere alla vendita di energia, di destagionalizzare una parte della attività in quanto la produzione di cippato per gli impianti non risente della eccessiva stagionalità della vendita della legna da ardere e di riutilizzare in modo produttivo scarti di lavorazione con scarso valore commerciale, se non addirittura con costi di smaltimento."
    "Un risultato dunque importante e lungamente atteso - prosegue Talucci - che favorisce l'avvio del progetto, fortemente sostenuto da Confcooperative per la diversificazione produttiva delle cooperative forestali.  Ora si potrà passare alla fase attuativa sperando che nel frattempo vengano risolti anche i problemi relativi allo snellimento dei tempi di attesa per gli allacciamenti dei nuovi impianti da parte dell'Enel".

    RENDICONTABILITA’ IVA NEL PSR

    002928 "La soluzione del problema della non rendicontabilità dell'IVA sostenuta dai soggetti pubblici che beneficiano dei fondi messi a disposizione dai programmi di sviluppo rurale (PSR) rappresenta un forte volano per l'accelerazione della spesa dei PSR regionali, oggi ad avanzamento medio nazionale dell'8,85%. - Afferma Gasper Rino Talucci, presidente del settore Forestazione e Multifunzionalità di Fedagri-Confcooperative - Anche la soluzione trovata della costituzione di un "fondo speciale IVA", con cui sarà possibile finanziare la parte di spesa non rendicontabile alla Commissione Europea, è un'ottima soluzione, anche se, considerando l'aggravio di spesa per lo Stato, rischia di essere una soluzione temporanea. La soluzione trovata, comunque, permetterà l'attivazione di quelle misure di forestazione che alcune regioni hanno destinato prevalentemente a beneficiari pubblici (Comuni e Comunità Montane), ma anche di altre misure di carattere generale.
    Ora - continua Talucci - non ci sono più scuse per le Regioni per non attivare tutte le misure forestali, la cui spesa, rispetto alla media generale già bassa dell'8%, è meno della metà."

    martedì 4 agosto 2009

    Il mercato delle biomasse agroforestali? Ancora non decolla in Italia

    Malgrado i contributi Pac e gli incentivi regionali, si stenta a superare i vari ostacoli. Un compendio dell’Arsia toscana ha cercato di fornire informazioni tecnico-economiche e di mercato.

    Il mercato delle biomasse agroforestali prodotte su terreni agricoli da colture energetiche a corta rotazione non ha avuto ancora un vero decollo in Italia, malgrado i contributi della PAC e gli incentivi dei programmi regionali, mentre esiste un panorama del riscaldamento nei piccoli comuni e nelle campagne fatto prevalentemente di stufe individuali (74%) che sono perlopiù dispositivi energeticamente inefficienti ed ecologicamente inadeguati, da sostituire con quelli moderni a cippato e pellet.
    Un ostacolo è la scarsa disponibilità di informazioni chiare e realistiche per gli agricoltori che non favorisce la scelta degli investimenti più convenienti in funzione della loro organizzazione aziendale. Un compendio dell’Arsia toscana, elaborato recentemente nell’ambito del progetto europeo Biomass Trade Centres, ha cercato di fornire informazioni tecnico-economiche e di mercato essenziali su siepi e arboreti da energia, cedui di pioppo a corta rotazione e utilizzo energetico del miscanto.
    Tra i dati esposti nella pubblicazione, a disposizione dei richiedenti, i ricavi per un’azienda agricola medi annui che si possono avere per ettaro, con diversi livelli di produttività e prezzi di vendita del cippato di pioppo, con o senza contributo all’impianto. Ad esempio con un prezzo di vendita del cippato di 62 € /Tss (tonnellata di sostanza secca) e produttività di 18 Tss/He/anno si può avere un ricavo (senza contributi) di 68 €/He/anno, che sale a 308 con i contributi specifici.
    Il pioppo, principale coltura energetica sia in Italia sia negli altri paesi europei che partecipano al progetto (Slovenia, Austria, Polonia) è sempre più utilizzato per avere materia prima adatta per impianti di teleriscaldamento e cogenerazione. La raccolta è fatta con macchine falcia-trincia-caricatrice (tipo Spapperi o Claas) dedicate oppure con più piccole trincia-caricatrici; le produttività maggiori si hanno fra il secondo ed il terzo turno di utilizzo. Si ottiene cippato fresco venduto prevalentemente alle centrali elettriche a biomassa ed anche all’industria dei pannelli.