giovedì 30 settembre 2010

Bisio e le Storie Tese ed Elio - La canzone del taglialegna

mercoledì 29 settembre 2010

Energie verdi, in vigore dal 3 ottobre le linee guida nazionali

Energie verdi, in vigore dal 3 ottobre le linee guida nazionali

Nei giorno scorsi, in Gazzetta Ufficiale sono apparse le linee guida sulla realizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili. La legislazione unica semplificherà la burocrazia e stabilizzerà gli incentivi

Lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia è ancora limitato, complice un quadro legislativo fino ad oggi non univoco per la realizzazione di impianti e soluzioni domestiche green, e con regole regionali spesso in contrasto tra loro sugli investimenti verdi in fonti rinnovabili.

Dopo sette anni di attesa, in Gazzetta Ufficiale n.219 sono state da poco pubblicate le linee guida nazionali, operative dal prossimo 3 ottobre.

Le Regioni dovranno dunque adeguare le proprie regolamentazioni, agevolando in tal modo il lavoro degli operatori di settore e contribuendo all'incentivazione della Green Economy.

Tra gli obiettivi principali delle linee guida, realizzate in attuazione della direttiva europea 2001/77/CE, c'è quello della semplificazione delle procedure autorizzative inerenti l'installazione degli impianti, per favorire gli investimenti coniugando le esigenze di crescita e il rispetto dell'Ambiente.

Solo in questo modo l'Italia potrà ridurre il gap con le principali nazioni europee e produrre energia pulita, raggiungendo entro il 2020 l'obiettivo di produzione green (17%) assegnatole dalla Comunità europea.

Una volta emanata la normativa, il Governo dovrà necessariamente passare alle attività di stabilizzazione degli incentivi per le rinnovabili, indispensabili per rendere più sicuri gli investimenti e amplificare lo sviluppo del mercato.

http://www.pmi.it/file/whitepaper/000423.pdf

lunedì 13 settembre 2010

Contenziosi e diritti di proprietà

Contenziosi e diritti di proprietàPartecipa alla consultazione esprimendo il tuo parere

FSC ha aperto la consultazione pubblica sugli standard di buona gestione forestale. Da oggi e per 5 settimane l’organizzazione proporrà a voi alcuni indicatori specifici su cui concentrare l’attenzione. Non perdere questa occasione e commentate attraverso il Blog di Sherwood!

Indicatore 2.3.1

L'organizzazione forestale adotta procedure operative per affrontare e risolvere eventuali dispute che derivino da contenziosi insorti in seguito a diritti di proprietà e d'uso lesi nella realizzazione di interventi di gestione forestale (ad esempio: usi civici; cfr. Criterio 4.4.1).

L’indicatore 2.3.1 ricade all’interno del secondo Principio di buona gestione forestale definito da FSC a livello internazionale e ne completa il terzo criterio. La sfera di riferimento è prevalentemente quella sociale, con focus specifico sull’esistenza e adozione di procedure che consentano al gestore forestale di risolvere eventuali dispute e, più in generale, situazioni conflittuali reali o potenziali riconducibili al tema della proprietà e dell’uso delle risorse forestali.

Entrano qui in gioco due dimensioni chiave della certificazione e del sistema di governance FSC: la ricerca costante della prevenzione/risoluzione di dispute e conflitti e il coinvolgimento delle parti interessate (stakeholder) quale strumento principe per giungere a questo risultato. Sarà compito dell’ente di certificazione verificare natura ed efficacia delle soluzioni adottate dal gestore, prestando attenzione alla voce delle diverse parti coinvolte nel processo e valutando conseguenze e impatti delle soluzioni stesse.

L’indicatore 2.3.1 si richiama in modo esplicito all’indicatore 4.4.1, nel quale si richiede al gestore di valutare gli aspetti sociali in sede di pianificazione delle attività di gestione forestale, con riferimento, ad esempio, agli aspetti occupazionali, di sicurezza, di professionalità e alla dimensione culturale del bosco e delle sue genti.

Partecipa alla consultazione ...

Lo schema di certificazione forestale del PEFC Italia ri-approvato a livello internazionale fino al 2015

100_1887 Dopo 6 mesi di studio sulla conformità dello standard italiano con i requisiti minimi del PEFC Internazionale, iniziato con il doppio controllo da parte della società di consulenza Systain Consulting di Amburgo (Germania) e della Commissione di esperti individuati dal PEFC Internazionale (il “Panel of Experts”), i 34 schemi soci del PEFC Council hanno votato positivamente per la validazione del mutuo riconoscimento dello schema di certificazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) del PEFC Italia. Lo schema, già accreditato a livello internazionale dal 2004 ha così una validità estesa fino al 28 luglio 2015; la formalizzazione verrà effettuata dal Presidente William Street con la consegna il 12 novembre 2010 a Rio de Janeiro (Brasile) dell’attestato di mutuo riconoscimento, durante l’Assemblea generale del PEFC Internazionale, nelle mani del Presidente del PEFC Italia, Pier Luigi Ferrari e del Segretario Generale, Antonio Brunori.

Il parere positivo sulla qualità dello schema italiano conferma il buon lavoro iniziato nel giugno del 2008, quando i proprietari forestali certificati si sono incontrati a Paneveggio (TN) per individuare i punti da migliorare dello schema di certificazione. Dopo numerosi incontri tra stakeholder e mondo della filiera foresta legno, è stato creato ad Aprile 2009 un Forum per la revisione dello standard di Gestione Forestale Sostenibile PEFC, che dopo tre incontri ha presentato la documentazione a fine luglio per una consultazione pubblica durata più di due mesi. Dopo ulteriori modifiche, il nuovo schema di certificazione di gestione forestale sostenibile è stato approvato l’8 ottobre 2009 dal CdA (durante il Forum CompraVerde-BuyGreen di Cremona) e presentato per la sua valutazione al PEFC Internazionale.
Attualmente un proprietario forestale deve rispettare 64 indicatori e linee guida (di cui 54 obbligatori e 10 informativi), a cui si aggiungono altri 40 (di cui 18 obbligatori e 22 informativi) se fa parte della certificazione regionale. I cambiamenti e le aggiunte rispetto alla precedente norma si sintetizzano così rapidamente:

  • non devono essere introdotti organismi geneticamente modificati (OGM), almeno fino a quando la scienza non dimostrerà in modo certo che non determinano un impatto sugli ecosistemi naturali (ITA 1001-1, linea guida  2.3);
  • l’eventuale uso delle biotecnologie nel settore forestale deve essere basato sull’approccio precauzionale, dopo adeguata sperimentazione scientifica e con appropriate prove di campo (ITA 1001-1 linea guida 2.3);
  • i livelli di utilizzazione forestale devono essere sostenibili per periodi di almeno 10 anni (ITA 1001-1 linea guida 3.3);
  • i livelli di raccolta dei prodotti forestali non legnosi non devono eccedere quelli che possano essere sostenuti su un lungo periodo (ITA 1001-1 linea guida 3.3);
  • le operazioni di gestione forestale devono prendere in considerazione anche i valori estetici delle foreste (ITA 1001-1 linea guida  3.1 e 3.4);
  • i gestori forestali sono incoraggiati a considerare l’ampio spettro di servizi ambientali forestali offerti dal bosco e a considerare il mercato di questi servizi (ITA 1001-1 linea guida 3.1, 3.4 e 6.1; indicatori 5.1b e 5.4);
  • PEFC Italia e le entità associate e certificate, di dimensione adeguata, sostengono la ricerca forestale finalizzata al miglioramento della salute, della produttività e della gestione delle risorse forestali;
  • i proprietari e i gestori forestali sono invitati a calcolare l’assorbimento netto di carbonio della gestione forestale e a considerare anche queste informazioni quando sviluppano le  strategie di gestione forestale. PEFC Italia collaborerà alla conoscenza e alla definizione di standard sull’assorbimento di CO2 da parte delle formazioni forestali (compreso attività come la partecipazione in progetti a grande scala, monitoraggio del carbonio forestale, e/o certificazione dei crediti di carbonio).
  • tutti gli attori coinvolti nella certificazione (individuale o come membri dei gruppi o delle Associazioni Regionali) sono responsabili di assicurarsi che le attività e le operazioni dei terzisti siano conformi/rispettino i criteri e gli indicatori della Gestione Forestale Sostenibile indicati dal PEFC (ITA 1001-1 linea guida 6.7).

Questa valutazione internazionale fa parte della “rimodulazione” quinquennale degli standard di buona gestione dei boschi, caratteristica dello schema di certificazione PEFC, che si impone una costante e periodica autovalutazione attraverso la logica del “miglioramento continuo”, cioè la verifica periodica dei propri indicatori di qualità: tale crescita è stata diretta dal Forum di GFS e dall’esperienza in campo, dai suggerimenti di esperti e attori della filiera foresta-legno e dagli aggiornamenti che vengono dal mondo accademico e scientifico.
Si ricorda che il gruppo di documenti normativi per la certificazione della gestione forestale sostenibile (ITA 1000, ITA 1001-1 e ITA 1001-2), sono scaricabili nella sezione Documenti e norme del sito del PEFC Italia, al link:
http://www.pefc.it/download/documenti/10210_ITA1000.pdf
http://www.pefc.it/download/documenti/10210_ITA%201001_1.pdf
http://www.pefc.it/download/documenti/10210_ITA%201001_2.pdf