Blog della cooperazione e delle forme associate ad indirizzo agro-forestale ed ambientale operanti in Italia
mercoledì 25 gennaio 2012
lunedì 23 gennaio 2012
Nuovo sito FSC Italia
È online il nuovo sito di FSC Italia!
Nuovo anno, nuova veste per FSC Italia! Da oggi è online il nuovo sito dell'associazione, che con un un restyling grafico e la riorganizzazione dei contenuti cerca di rendendone più coinvolgente la navigazione agli utenti e più semplice la ricerca di informazioni.
Le certificazioni forestali FSC e PEFC
Vi informiamo che martedì 24 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 12.30 si terrà la videoconferenza dal titolo “Le certificazioni forestali FSC e PEFC” (Replica della videoconferenza del 7/12/11).
La videoconferenza è organizzata da FEDAGRI – CONFOCOOPERATIVE.
Le iscrizioni devono essere inviate all’indirizzo news.fedagrirete@gmail.com entro le ore 8.30 del giorno 24 gennaio 2012, indicando il proprio nome, cognome, indirizzo e-mail e Unione territoriale di riferimento.
In questo modo, all’ora di inizio della videoconferenza, i partecipanti riceveranno un’e-mail con il link al quale connettersi e con il codice di avvio della sessione.
Per qualsiasi informazione o assistenza al collegamento è possibile telefonare al numero 393 2724465.
Vi ricordiamo che potete, in qualsiasi momento, richiedere approfondimenti specifiche su tematiche di Vostro interesse.
La valorizzazione delle biomasse legnose in Italia
Nicola Graniglia e Sabina Jez (Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Siena)
Con il termine “biomasse” viene indicata la materia organica prevalentemente vegetale, sia spontanea che coltivata dall’uomo, terrestre e marina, prodotta per effetto del processo di fotosintesi clorofilliana con l’apporto dell’energia della radiazione solare, di acqua e di svariate sostanze nutritive.
Le tipologie più abbondanti di biomasse utilizzabili energeticamente possono essere riconducibili alle seguenti categorie:
• le biomasse forestali e dell’industria del legno, derivanti dagli interventi di taglio e manutenzione del bosco, dalle lavorazioni delle segherie, dalla trasformazione del prodotto legno;
• i sottoprodotti agricoli, come paglie, stocchi, sarmenti di vite, ramaglie di potatura, ecc.;
• i residui agroindustriali, costituiti da sanse, vinacce, noccioli, lolla di riso, ecc. provenienti dall’industria alimentare (riserie, distillerie, oleifici);
• le colture energetiche finalizzate alla produzione di biomasse erbacee o legnose per lo sfruttamento diretto (combustione) o per la produzione di biocombustibili (short rotation forestry, oleaginose e zuccherine).
• la frazione organica dei rifiuti urbani, proveniente dalla raccolta differenziata dalla quale può essere prodotto biogas.
L’energia potenziale contenuta nelle biomasse può essere liberata direttamente come energia termica nel processo di combustione (uso tradizionale e dominante), oppure concentrata in una varietà di combustibili solidi, liquidi o gassosi, tali da rendere più facile il trasporto e l’utilizzazione finale, mediante processi termochimici o biochimici.
Le soluzioni impiantistiche variano per tipo di biomasse, tecnologia utilizzata e prodotto finale (solo energia elettrica, combinata con produzione di calore, solo energia termica). Ad esempio sono tecnologie consolidate la combustione diretta della biomassa in forni appositi in sospensione, su griglia fissa o mobile, su letto fluido; la gassificazione, pirolisi e carbonizzazione che permettono di ottenere combustibili intermedi solidi, liquidi e gassosi; la produzione di biogas mediante fermentazione anaerobica.
Schema di impianto per la generazione di energia elettrica alimentato a biomassa solida
Sebbene l'energia prodotta dalla biomassa venga considerata genericamente rinnovabile grazie al fatto che il ciclo della CO2 è chiuso (la CO2 rilasciata durante la combustione è pari a quella fissata attraverso la fotosintesi durante la crescita), in realtà la filiera di qualunque tipo di biomassa necessita di un consumo di energia fossile (energia grigia) direttamente proporzionale al numero di passaggi richiesti per la preparazione del prodotto (coltivazione, raccolta, trasformazione, trasporto, ecc.). In generale, tenendo conto dell’intera filiera, con l’energia ottenuta dalle biomasse si può ottenere un risparmio dal 50% al 80 % di CO2 rispetto alle fonti fossili.
Partendo dal presupposto che lo sviluppo delle energie rinnovabili, nell’ottica dell’abbassamento delle emissioni di CO2, sia un obiettivo imprescindibile a cui devono tendere le politiche di tutte le nazioni, i settori produttivi e i singoli cittadini con l’adozione di comportamenti responsabili e un profondo ripensamento sugli stili di vita, va però considerato che accanto agli effetti positivi vi sono delle criticità che vanno attentamente valutate e che ogni intervento che implica un consumo di risorse ambientali sia pur rinnovabili, richiede un attenta valutazione delle potenzialità territoriali.
Il ruolo attuale dell’energia derivante dalle biomasse nel soddisfacimento della domanda complessiva di energia è un tema entrato nel dibattito politico ed economico internazionale investendo questioni ambientali e sociali, oltre che economiche, come la competizione tra biocarburanti e produzione di alimenti per l'uso del suolo, la sostenibilità ambientale riguardo alla biodiversità, alla deforestazione ed alle emissioni derivanti dall'installazione di impianti di grossa taglia per la produzione di energia, alle speculazioni e distorsioni dei mercati internazionali che rischiano di indebolire ulteriormente economie già precarie di paesi terzi. Sarà quindi possibile dare vita ad un sistema veramente sostenibile solo se a livello globale e locale sarà raggiunto un equilibrio tra criticità e fattori trainanti. La produzione di energia termica o termica ed elettrica in cogenerazione in impianti decentrati di taglia medio-piccola e la cui filiera di approvvigionamento rientri in un raggio massimo di circa 50 km sembra essere, attualmente, una strada perseguibile per aumentare la produzione di energia rinnovabile minimizzando gli impatti ambientali e valorizzando le risorse locali.
Biomasse legnose di origine forestale
Le biomasse legnose per la loro localizzazione in aree rurali svantaggiate rappresentano una risorsa che comporta uno stretto legame tra la loro valorizzazione e le politiche di sviluppo delle aree marginali.
In Italia si stima che la disponibilità potenziale di materiale legnoso, sia sotto forma di materia prima (la superficie forestale italiana è di circa 10 milioni di ettari pari al 35% del territorio nazionale) che di residui dall'attività agroforestale e delle lavorazioni del legno, sia molto elevata ed adeguata a rispondere a fabbisogni energetici decentrati con impatti ambientali non negativi.
Dall’avvento della metanizzazione, l’utilizzo della legna come principale forma di energia per il riscaldamento è andato calando drasticamente e con esso lo sviluppo di un settore produttivo che è stato ritenuto marginale poiché la legna da ardere è stata considerata un prodotto obsoleto, a domanda inelastica rispetto al reddito, destinato quindi ad essere emarginato dal mercato dalla diffusione di altre forme d’energia. L’utilizzazione energetica della legna proveniente dai boschi è stata trascurata anche dalla politica forestale che non ha tenuto conto che la presenza e lo sviluppo di una domanda di legna da ardere poteva essere un potente stimolo alla realizzazione di interventi di miglioramento colturale di molti boschi degradati, riducendo, ad esempio, i costi di avviamento di cedui ad altofusti, oltre a poter sostenere un’economia forestale che, soprattutto in aree appenniniche e prealpine, era e rimane sostanzialmente collegata a forme di governo a ceduo e, quindi, alla produzione di piccoli assortimenti.
Evoluzione della superficie forestale in Italia
Fonte: Corpo Forestale dello Stato
Nell’ultimo decennio si è assistito ad una decisa inversione di tendenza, legata all'aumento dei prezzi di petrolio e GPL, all’aumento dei consumi da parte di alcuni specifici settori (ad esempio la ristorazione) ed alla disponibilità di tecnologie in grado di aumentare le rese nel riscaldamento domestico e di consentire l’uso delle biomasse in impianti di medio-grandi dimensioni altamente automatizzati nonché alla politica di incentivi messa in atto dallo stato e dalle regioni.
Andamento dei prelievi di legna in Italia in migliaia di m3
Fonte: APAT
Le stime sulla disponibilità di biomassa legnosa a livello nazionale variano in un intervallo da 15 a 25 milioni di tonnellate di sostanza secca in relazione alla metodologia adottata ed alle fonti dei dati di partenza. Il contributo energetico potenziale è stimato intorno a 4 MTEP (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). Di fatto, sebbene siano disponibili numerosi studi e ricerche nel settore delle bioenergie forestali, essi sono in genere finalizzati a contesti territoriali limitati. Manca cioè un quadro d’insieme sulla distribuzione geografica della domanda e dell’offerta di combustibili legnosi.
Le statistiche prodotte dal GSE S.p.A. rilevano che nell’arco temporale compreso tra il 1999 e il 2009, il numero degli impianti alimentati da biomasse solide (principalmente cippato di legna) è aumentato secondo un tasso medio annuo pari al 7,8%. Dai 25 impianti del 1999 si arriva fino ai 53 impianti presenti in Italia nel 2009.
Evoluzione della potenza installata e del numero degli impianti alimentati da biomasse solide in
Italia dal 1999 al 2009
Fonte: GSE S.p.A.
Nel periodo considerato, la produzione di energia è salita da 587 a 2.828 GWh (per un incremento medio annuo del 17%); mentre l’evoluzione del parco impianti alimentati da biomasse solide è stata caratterizzata da un incremento della taglia: nel 1999 la dimensione media è pari a 7,9 MW, nel 2009 arriva a 8,9 MW.
Distribuzione percentuale regionale della produzione da biomasse solide nel 2009
Fonte: GSE S.p.A.
Questo rapido proliferare di impianti anche di grossa taglia, favorito dal regime di incentivi, se da una parte contribuisce a realizzare gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile e risparmio di CO2 che il nostro Paese deve raggiungere per rispettare gli impegni europei e il protocollo di Kyoto, d'altra parte mette in luce le criticità dovute ad una mancanza di pianificazione e coordinamento a livello nazionale ed ai limiti del settore forestale che sconta l'arretratezza dovuta ad anni di scarsa considerazione.
Uno dei rischi a cui più facilmente si può andare incontro è legato a valutazioni erronee o approssimative riguardo alla disponibilità reale della biomassa: spesso le valutazioni teoriche anche a livello locale non tengono debitamente conto delle difficoltà reali di approvvigionamento causate da una serie di fattori come la scarsità di ditte forestali attrezzate, la frammentazione della proprietà, la difficoltà nelle operazioni di taglio ed esbosco per mancanza di un'adeguata viabilità forestale, la domanda di prodotti legnosi preesistente e l'eventuale vicinanza con altri impianti con lo stesso bacino di approvvigionamento.
Se vogliamo quindi evitare che si faccia ricorso a materia prima proveniente dall'estero con l'annullamento del vantaggio ambientale, è auspicabile che queste considerazioni unitamente ad altre di carattere ambientale ed economico vengano poste alla base di ogni processo decisionale che riguardi l'installazione di impianti a biomassa forestale.
giovedì 19 gennaio 2012
Incontro di Fedagri – Confcooperative a Monte Sant’Angelo (FG) sui Consorzi Forestali
Il Comune di MONTE SANT’ANGELO, in collaborazione con la Regione Puglia e con Fedagri – Confcooperative Puglia ha organizzato per
Venerdì 20 gennaio 2012 - Ore 10,30 - Presso la sala Auditorium “delle Clarisse” a Monte Sant’Angelo (FG)
UN INCONTRO SUL TEMA:
“CONSORZI FORESTALI - STRUMENTO PER UNA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA – SOCIALE – AMBIENTALE DEI TERRITORI MONTANI”
Presiede: Dott. Matteo SAVASTANO – Presidente del Consiglio Comunale
Interventi:
Dott. Andrea CILIBERTI - Sindaco di Monte Sant’Angelo
Prof. Antonio MAZZAMURO – Assessore Attività Agroforestali
Ing. Emanuele GIORDANO, Dirigente Servizio Foreste della Regione Puglia
Avv. Stefano PECORELLA, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Gargano
Dott. Giannicola DE LEONARDIS, Consigliere Regionale
Dott. Avv. Giuseppe Maria TAURINO, Direttore Generale dell’ARIF
Dott. Giorgio MERCURI – Presidente Confcooperative Foggia
Dott. Matteo CUTTANO - Direttore di Confcooperative Foggia
Dott. Gasper Rino TALUCCI – Presidente Settore Forestazione e Multifunzionalità Fedagri – Confcooperative
Conclude: DOTT. DARIO STEFANO, ASSESSORE ALLE RISORSE AGROALIMENTARI DELLA REGIONE PUGLIA
lunedì 16 gennaio 2012
AVVISO del Consorzio Forestale Marsica Occidentale per la selezione di una Ditta per il servizio di Uso Civico nel Comune di Pereto (AQ)
AVVISO PER LA SELEZIONE DI IDONEA IMPRESA PER LA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI USO CIVICO DI LEGNATICO DEL COMUNE DI PERETO (AQ) PER L’ANNO SILVANO 2011-2012
IL CONSORZIO FORESTALE MARSICA OCCIDENTALE RENDE NOTO
che il giorno MARTEDI’ 31 GENNAIO 2012 alle ore 11,00 nella sede legale del Consorzio Forestale Marsica Occidentale c/o la Sala Consiliare del Municipio di Pereto, innanzi a un pubblico ufficiale, si procederà all’esperimento di una procedura di selezione pubblica per l’affidamento del servizio di uso civico di legnatico per l’anno silvano 2011-2012 nel comune consorziato di Pereto (AQ).
CODICE IDENTIFICATIVO GARA (CIG): in attesa di rilascio
Trattandosi comunque di importo inferiore a € 150.000 non è necessario alcun versamento alla AVCP.
Oggetto d’asta: Il servizio consiste nella effettuazione del taglio, esbosco e consegna a domicilio degli aventi diritto, segnalati dalla Amministrazione, per presumibili 5.000 (cinquemila) quintali circa. Tale quantitativo è presunto dalle richieste pervenute da parte dei cittadini negli scorsi anni e non vincola in alcun modo l’amministrazione.
Il prelievo del legnatico avverrà su parte della superficie interessata dal progetto così individuata:
- circa 3,9 ha residui nella particella catastale n° 63 foglio 26;
- circa 0,35 ha nella particella catastale n° 86 foglio 22;
- circa 0,48 ha nella particella catastale n° 141 foglio 21.
Tutti gli aventi diritto sono residenti nell’ambito territoriale del Comune di Pereto (AQ). Ad ogni avente diritto sarà consegnato un quantitativo pari a un massimo di Q.li 90 (novanta) per i residenti e di Qli 20 (venti) per i non residenti.
In Allegato l'Avviso integrale
Allegati (1)
- AVVISO per SELEZIONE DITTA uso civico pereto 2011-2012 rev_16gen11.pdf il 16/gen/2012 06:46 da Presidenza ForestAbruzzo (versione 1)
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sabato 14 gennaio 2012
venerdì 13 gennaio 2012
FORESTALIA 2012 - Un nuovo appuntamento fieristico per chi lavora nei boschi
Piacenza ospita per la prima volta la mostra dedicata ai lavori forestali ed alla filiera energetica sostenibile. Dal 17 al 19 febbraio 2012, presso Piacenza Expo, si svolgerà la prima edizione di Forestalia, salone agroforestale italiano.
La risorsa foresta rappresenta un bene prezioso per l'Appennino. La fiera vuole fornire un valido strumento di aggiornamento e contatto commerciale ai numerosissimi operatori del settore che operano nella filiera energetica bosco-legno-energia.
Molte le attualità che verranno affrontate nei convegni: sviluppo del territorio, certificazione, tutela ambientale, gestione dei patrimoni forestali, corrette prassi operative. Coldiretti Piacenza proporrà “La Filiera Italiana del Legno” - sviluppo opportunità risorsa e tutela del territorio - un appuntamento che vedrà presenti i principali attori del complesso mondo legato all'economia forestale. Di particolare valenza l'esposizione di mezzi e tecnologie per i lavori nel bosco: carri, spaccalegna, rimorchi, sistemi di esbosco, utensili e tecnologie per la sicurezza occuperanno uno spazio importante nel padiglione 1 del Centro Fieristico.
In periodo di forti contrazioni degli interventi pubblici, la gestione attiva del territorio come risorsa economica nonchè la nascita di nuove imprenditorialità diventa di fondamentale importanza per prevenire dissesti e l'abbandono dei presidi territoriali.
Forestalia è organizzata da Piacenza Expo con il patrocinio di Federforeste e l'Unione Nazionale delle Comunità Montane (Uncem). La manifestazione si svolge in contemporanea con la settima edizione di Edilshow, appuntamento dedicato all'edilizia. L'ingresso alle manifestazioni è gratuito.
Sul sito www.forestalia.it si può ottenere la preregistrazione per il pass d'ingresso.
Atlante Nazionale delle Biomasse
L'Atlante Nazionale delle Biomasse è una banca dati on-line sulla produzione potenziale di biomasse e biogas e la loro distribuzione sul territorio nazionale. Il progetto è stato realizzato dall'ENEA nell'ambito di un accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico.
L'Atlante delle Biomasse è suddiviso in sette categorie che comprendono le biomasse agricole e forestali e i biogas da allevamento, da scarti di macellazione e da rifiuti urbani.
Oltre a visualizzare i dati sulla produzione di biomasse, l'utente può produrre con pochi click la mappa del territorio d'interesse. Il database utilizza un software GIS che permette di incrociare i dati sulla produzione con quelli sul territorio. Per utilizzare l'Atlante l'utente non deve installare nessun programma, basta avere un comune software di navigazione in internet.
L'applicativo è disponibile all'indirizzo: http://www.atlantebiomasse.enea.it.
lunedì 2 gennaio 2012
Dal 26 novembre 2011 entra in vigore definitivamente la nuova catena di custodia PEFC
A partire dal 26 novembre 2011 entra in vigore, in maniera obbligatoria, lo standard PEFC ITA 1002:2010. Il periodo transitorio di un anno per il passaggio dallo standard ITA 1002:2008 è formalmente terminato: quindi in tutto il mondo, ogni certificazione nuova o di sorveglianza dovrà obbligatoriamente essere condotta in conformità allo standard internazionale PEFC ST 2002:2010 (in italiano è PEFC ITA 1002:2010) e ogni azienda dovrà dare evidenza documentale che ha iniziato a implementare il nuovo standard almeno a partire dal 26 novembre 2011, se non l’avesse ancora effettuato.
Ricordiamo qui di seguito le principali modifiche:
- C’è una nuova definizione di fonti controverse; oltre a quanto prima richiesto, ora non potranno entrare in prodotti a marchio PEFC le seguenti categorie:
- fibre o legno di alberi Ogm,
- fibre o legno di alberi da conversione di foreste primarie ad altri impianti forestali o ad arboricoltura da legno;
- fibre o legno da foreste classificate come ecologicamente importanti.
-
- Sono state inserite nuove modalità di valutazione del rischio per il legname o fibra non certificato, che includono l'uso dell'“Indice di percezione della corruzione” (CPI) creato da Trasparency International per la provenienza geografica del legno; le nazioni da cui si origina il legname che hanno un indice di percezione della corruzione inferiore a 5 verranno definiti “ad alto rischio”. Segnaliamo che l’Italia ha un “indice di percezione della corruzione” pari a 3,9 al 67° posto al mondo, inferiore al Rwanda e sopra la Georgia.
- Ogni azienda certificata (attualmente oltre 10.000 in tutto il mondo) dovrà dare garanzia su requisiti obbligatori legati alla salute, alla sicurezza e agli aspetti sociali dell’azienda stessa; ogni organizzazione certificata dovrà infatti dimostrare che:
- non viene impedito ai propri lavoratori di associarsi liberamente, di scegliere i propri rappresentanti e di poter avere una contrattazione collettiva con il datore di lavoro;
- non viene utilizzato il lavoro forzato;
- non vengono utilizzati lavoratori che sono sotto l'età della frequenza scolastica obbligatoria;
- non siano negate pari opportunità di lavoro e di trattamento ai lavoratori;
- le condizioni di lavoro non mettono a repentaglio la sicurezza o la salute dei lavoratori.
- E’ stato inserito una nuova appendice specificamente creato per rispondere alle richieste dell'Unione Europea relative alla Due Diligence (“diligenza dovuta” da parte di chi immette nel mercato europeo prodotti di origine forestale, per escluderne la provenienza illegale); questa appendice potrà essere applicata anche dalle aziende che non hanno catena di custodia, soprattutto se saranno fornitrici di aziende con certificazione PEFC;
- esiste una nuova procedura per il controllo dei terzisti dell’azienda certificata PEFC;
- non si potrà più fare certificazione di gruppo con aziende presenti in differenti nazioni; accederanno alla certificazione di gruppo solo aziende con meno di 50 lavoratori e con un fatturato inferiore a 9 milioni di franchi svizzeri (cioè 6,7 milioni di euro);
- esiste una nuova definizione del riciclato, non esistendo più differenziazione tra riciclato pre-consumo e post-consumo (sono considerati ugualmente validi all’interno della catena di custodia), ma è mantenuta l’esclusione dalla definizione di riciclato sia dei sottoprodotti di segheria che dei materiali che possono essere riusati all’interno dello stesso processo produttivo.
- Tutta la materia prima definita riciclata rispondente ai requisiti dettati dal nuovo standard CoC PEFC e a norme di riferimento (ad esempio la norma EN 643 per la carta) è considerata materia prima certificata PEFC ed entrare nel ciclo produttivo come materiale certificato.
- Per l’uso del logo, esistono precise definizioni per l’uso delle dichiarazioni su prodotti a marchio PEFC oltre che nelle comunicazioni da inserire nell’etichetta PEFC.
- Obbligo di inserire la percentuale di certificazione del prodotto in fattura e/o altro documento equivalente (es. DDT).
Lo standard PEFC ITA 1002:2010 è scaricabile dal sito del PEFC Italia al link: