martedì 25 gennaio 2011

Il 2011 è l'anno delle foreste. Patrimonio verde sempre più vulnerabile

Anche nell'Anno internazionale dedicato alle Foreste non cessa l'allarme: ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. In Italia, patrimonio verde 'generoso', che necessita maggiore attenzione

Pubblicato il 24/01/11 su VIRGILIO NOTIZIE in Scienze e tecnologie| TAGS: foreste, boschi, 2011 anno foreste

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Le Nazioni Unite hanno di deciso di dedicare il novello 2011 alle Foreste. Una risorsa del pianeta il cui inestimabile valore viene spesso dimenticato: ospitano l'80% del patrimonio natura e 300 milioni di abitanti, fornendo risorse per la sopravvivenza di 1,6 miliardi di persone, circa un quarto dell'umanità.
E' questo dunque l'Anno internazionale delle foreste, che verrà rilanciato lunedì prossimo al quartier generale dell'Onu, a New York.
L'Italia dispone di 200 alberi per ogni cittadino, per un totale di 12 miliardi di piante su una superficie che si estende per 10,5 milioni di ettari, l'equivalente all'incirca di un terzo del nostro territorio complessivo.
Secondo le stime, nel quadro del protocollo di Kyoto, per il periodo 2008-2012, l'Italia grazie alle sue foreste risparmierà circa un miliardo di euro in termini di emissioni. Dall'inventario emerge che il volume di legno dei nostri boschi ammonta ad oltre 1,2 miliardi di metri cubi, mentre la biomassa supera gli 870 milioni di tonnellate di legname, pari a circa 435 milioni di tonnellate di carbonio stoccato.
Anche nell'Anno internazionale dedicato ai polmoni verdi del Pianeta non cessa l'allarme deforestazione, nonostante alcuni segnali positivi. Secondo gli ultimi dati, dal 2000 ad oggi ogni anno il Pianeta ha registrato una diminuzione del patrimonio foreste equivalente all'area di un paese come il Costarica.
Il rapporto quinquennale della Fao sulle risorse forestali mondiali mostra un trend, negli ultimi dieci anni, in sensibile miglioramento sul fronte della media di ettari persi ogni anno: 13 milioni contro i 16 del decennio 1990-2000. Tuttavia, la situazione resta allarmante e occorre continuare a spingere verso una sensibilità maggiore verso la tutela delle risorse boschive.
Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli, un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani.
Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia rileva che il problema interessa l’Italia sia per il pericolo dei cambiamenti climatici che per il ruolo che può avere nel mercato del legname di origine illegale.

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