martedì 16 novembre 2010

La motosega, componenti e consigli di gestione

motosega.jpgSicurezza sul lavoro - Considerate le sue caratteristiche di elevata potenzialità offensiva è d'obbligo l'equipaggiamento protettivo

Le motoseghe portatili sono le macchine agricole più versatili, nel senso che, essendo di piccole dimensioni, possono essere utilizzate dall’operatore in molteplici circostanze. La macchina è azionata da un motore a scoppio o da un motore elettrico, sostenuta manualmente dall’operatore, è utilizzata per effettuare il taglio del legno.

Queste macchine hanno sostituito le accette e le seghe manuali nelle operazioni di abbattimento degli alberi e nelle medie/grosse potature. In alcuni casi, avendo un peso ridotto, sono utilizzate anche con una sola mano, se in modalità impropria, con potenziali conseguenze nefaste, se non si è un “professionista” ben formato ed informato e magari con alle spalle una collaudata esperienza.

E’ buona norma, prima dell’uso della macchina, dare una attenta lettura al manuale operativo per apprendere le funzionalità, le modalità di sicurezza e i limiti di utilizzo e dunque scoprire tutte le parti che compongono la motosega, con le relative protezioni e le caratteristiche di funzionamento.

Componenti essenziali della motosega sono:
1) Impugnatura posteriore
2) Dispositivo di bloccaggio comando dell’acceleratore
3) Comando dell’acceleratore
4) Impugnatura anteriore
5) Protezione dell’impugnatura anteriore
6) Copribarra
7) Barra
8) Arpione di abbattimento
9) Perno ferma catena
10) Dispositivo di arresto del motore
11) Punto di attacco.

I rischi connessi all’utilizzo della macchina:
– contatto con la catena in movimento;
– rottura della catena;
– contraccolpo (impuntatura) per eccesso d’attrito o taglio mal eseguito;
– proiezione di materiali inerti (schegge o parti della corteccia, o parti della macchina) contro l’operatore;
– cadute dall’alto dell’operatore e della motosega;
– scivolate e inciampate dell’operatore;
– contatto traumatico con parti del fusto, o con rami in tensione improvvisamente liberati;
– contatto con il tubo di scarico o altre parti surriscaldate;
– elettrico per contatto con parti ad alta tensione;
– incendio ed esplosione;
– esposizione a rumore eccessivo;
– esposizione a vibrazioni;
– contatto o inalazione di fluidi, gas, vapori e polveri;
– disergonomia per posizioni scomode.

Per il buon funzionamento della motosega è opportuno seguire i consigli di gestione e manutenzione riportate dai manuali forniti dall’Ispesl:
Giornalmente
1. Controllare il funzionamento del comando dell’acceleratore e il relativo fermo.
2. Controllare che il nottolino salva-catena sia integro. Sostituirlo se necessario.
3. Pulire il filtro dell’aria. Sostituirlo se necessario.
4. Girare la lama per ottenere un’usura uniforme. Controllare che il foro per la lubrificazione della
lama sia libero. Pulire la guida della catena. Lubrificare la ruota di rinvio terminale della lama.
5. Controllare che lama e catena siano sufficientemente lubrificate.
6. Affilare la catena e controllarne lo stato e la tensione. Controllare che la ruota motrice della catena non sia particolarmente consumata, sostituirla se necessario.
7. Controllare il dispositivo di avviamento e la cordicella, pulire esternamente la presa dell’aria.
8. Controllare che dadi e viti siano ben serrati.
9. Controllare che l’interruttore di arresto funzioni.

Settimanalmente
1. Controllare l’integrità degli smorzatori delle vibrazioni.
2. Ingrassare il cuscinetto della frizione
3. Limare eventuali irregolarità sui lati della lama.
4. Pulire la candela e controllare che l’elettrodo abbia una distanza di 0,5 mm.
5. Controllare il dispositivo di avviamento e la molla di ritorno. Pulire le alette sul volano.
6. Pulire le flange sulla testata del cilindro.
7. Pulire la marmitta.
8. Pulire il carburatore.
9. Riserrare le viti della marmitta.

Mensilmente
1. Controllare la fascia del freno della catena, tenendo conto dell’usura.
2. Controllare il centro, la molla e il tamburo della frizione.
3. Pulire esternamente il carburatore.
4. Controllare il filtro del carburante e il tubo di alimentazione e sostituirli se necessario.
5. Pulire internamente il serbatoio del carburante.
6. Pulire internamente il serbatoio dell’olio.
7. Controllare tutti i cavi e i collegamenti.
8. Sostituire la candela.
9. Sostituire il filtro dell’aria.

La motosega è stata progettata per essere utilizzata da un solo operatore, è importante allontanare le altre persone durante le operazioni di taglio.
L’operatore della motosega deve essere nel pieno delle sue condizioni psico-fisiche, non deve usare la macchina dopo l’assunzione di alcol o altre sostanze che pregiudicano la prontezza dei riflessi.

Nell'uso della motosega, considerate le sue caratteristiche di elevata potenzialità offensiva verso l'utilizzatore, è d'obbligo l’equipaggiamento con i dispositivi di protezione individuale: guanti, casco con visiera e cuffie, scarpe antiscivolo e pantaloni antitaglio, devono sempre essere utilizzati correttamente e mantenuti in piena efficienza.

Incidente con motosega
Descrizione della dinamica e relativi fattori
L’infortunato al momento dell’evento si trovava da solo su un ramo di notevole spessore di un albero di noce, intento a tagliare con la motosega il ramo stesso. Si trovava vicino al tronco e tagliava il ramo ad una distanza di ca 50 cm dal suo appoggio. Improvvisamente, dopo aver tagliato il ramo, ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra da un’altezza di circa m 3,90 su un fondo di cemento misto a terreno. Il colpo è stato fatale per a causa della frattura del cranio. L’infortunato, pur avendo a disposizione l’imbracatura per svolgere il lavoro in sicurezza, non l’ha utilizzata. 

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Fonte foto: Ispesl - Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro

Rubrica dedicata alla sicurezza sul lavoro in agricolturaAlfonso Germinario

Sicurezza sul lavoro in agricoltura

Per informazioni scrivere a:

alfonso.germinario@agronotizie.it

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