Scriviamo nuovamente a riguardo del servizio andato in onda il giorno 14 Maggio scorso dal titolo “Boschi: tagli senza regole”, a cura del vostro inviato Max Laudadio.
A seguito del servizio citato, l’intero settore forestale, fatto di tecnici, ricercatori, docenti, studenti, operatori e associazioni, si è levato in una forte protesta contro la disinformazione da voi passata che, mettendo sullo stesso piano una normalissima utilizzazione di un bosco ceduo ad eventi disastrosi e catastrofici come le frane di Sarno e di Messina, ha portato grave danno, sicuramente nell’immagine ma non solo, a chi ogni giorno lavora per la gestione sostenibile delle foreste italiane.
Purtroppo non siamo stati ascoltati, non abbiamo ricevuto alcuna replica da Voi e Max Laudadio ha continuato, tramite altre emittenti, la sua personale battaglia a favore di una singola area (Il Monte Poncione), adiacente alla sua abitazione.
Infatti, oltre alla infondatezza delle informazioni passate dal servizio, la cosa più grave della questione è che il vostro inviato ha un interesse personale sulla cosa, che esula dalla prassi giornalistica e che mira ad un tornaconto privato, ovvero la “quiete” nell’intorno della sua abitazione, nei boschi che dovrebbero trasformarsi, secondo quanto dichiarato, in “un giardino”, non tenendo in considerazione la proprietà dei boschi stessi e le utilizzazioni forestali che legalmente un proprietario può decidere di effettuare, nel pieno rispetto delle norme e senza causare alcun danno.
Il vostro giornalista ha addirittura un contenzioso legale in atto sulla questione: non riusciamo a credere che una Redazione stimabile come la Vostra possa aver sottovalutato l’aspetto personale del servizio, che ha offeso e recato danno a migliaia di persone che, purtroppo, hanno poca voce in capitolo.
Poca voce forse, ma molta forza derivata dalla coesione di tutti gli attori del settore sulla questione. Con la presente segnaliamo che, oltre a migliaia di persone, anche istituzioni importanti si sono schierate contro quel servizio, ed hanno scritto denunciando la grave disinformazione passata.
Elenchiamo di seguito solo alcuni dei principali interventi a riguardo:
- Regione Lombardia, che attraverso il Dirigente al Settore Foreste e l’Assessore competente ha promosso un video per mostrare come le affermazioni del Servizio di Striscia siano errate: http://www.youtube.com/watch?v=Rtl8AJm6GQ4&feature=player_embedded#;
- FSC Italia, organismo di certificazione forestale riconosciuto a livello mondiale, appoggiato dalle principali associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Greenpeace e WWF: http://www.fsc-italia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2927
- PEFC Italia, organismo di certificazione forestale riconosciuto a livello mondiale: http://www.pefc.it/fotonews/news_home_dettaglio.asp?IDnews=699
- Legambiente Lombardia, che tramite il suo Presidente ha preso le distanze dal servizio: http://www.rivistasherwood.it/blog/479-tapiro-verde-a-striscia-la-notizia.html#comment-342
- SISEF - Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, che tramite la Rivista Forest@ ha pubblicato un articolo in cui vengono prese le distanze dal servizio.
- UNAGA - Unione Nazionale Associazioni Giornalisti Agricoltura Alimentazione Ambiente Territorio Foreste Pesca Energie Rinnovabili che ha pubblicato un comunicato a riguardo:
http://www.unaganews.org/wordpress/l%E2%80%99unaga-%E2%80%9Cstriscia-sbagli-sul-taglio-dei-boschi%E2%80%9D.html
Inoltre segnaliamo che tramite il sito internet di Sherwood – Foreste ed Alberi Oggi, centinaia di persone hanno scritto a riguardo attraverso il nostro Blog http://www.rivistasherwood.it/blog/479-tapiro-verde-a-striscia-la-notizia.html, che ha registrato oltre 9.000 accessi e 200 commenti arrivati in pochi giorni.
Molti altri Siti internet e Blog si sono occupati della questione, tutti in modo unanime denunciando la disinformazione e il conflitto d’interessi dell’inviato.
Su Facebook infine, in poche settimane, il gruppo “Quelli che vogliono le scuse di Striscia la Notizia” (creato a seguito del servizio) è arrivato a contare oltre 1.230 membri.
Non ci rassegniamo a subire in silenzio un attacco mediatico di questo tipo, tecnicamente scorretto e probabilmente aggravato dall’interesse personale e privato dell’inviato.
Chiediamo quindi un confronto con la Vostra Redazione, rendendoci disponibili per fornirvi tutte le indicazioni che vi occorreranno per un’eventuale rettifica del servizio.
L’intero settore forestale chiede le scuse da parte di chi ha non solo offeso, ma anche recato danno, a un comparto già in difficoltà che cerca di lavorare legalmente e in modo sostenibile per produrre la materia prima rinnovabile che tutti utilizziamo ogni giorno, ma di cui spesso ci si dimentica l’origine: il legno.
In attesa di una vostre gentile risposta, porgiamo cordiali saluti
La Redazione di Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi
a nome delle migliaia di persone che ogni giorno lavorano per la gestione sostenibile delle foreste.
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