giovedì 11 marzo 2010

Nota del Comitato Esecutivo del Gruppo FSC-Italia in merito al rapporto pubblicato dalla Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta di WWF-Italia

logo_fsc_ico La presente nota costituisce un commento del Comitato Esecutivo del Gruppo FSC-Italia al rapporto “Il grande inganno del progetto energetico da biomasse forestali della Regione Piemonte: sperpero di denaro pubblico ed enorme danno ambientale”, recentemente pubblicato dalla Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta di WWF-Italia.

Senza voler entrare nel merito delle considerazioni relative alla Legge Forestale Regionale (LR n. 4/2009) e delle politiche energetiche e forestali della Regione Piemonte, desideriamo ricordare che il Gruppo FSC-Italia, in qualità di iniziativa nazionale del Forest Stewardship Council, ha come missione la promozione della gestione forestale responsabile, cioè di una gestione forestale che sia appropriata dal punto di vista ambientale, benefica dal punto di vista sociale e soddisfacente dal punto di vista economico.

Alla luce di ciò, se condividiamo pienamente la considerazione per cui “(…) il legno è […] materiale prezioso e di enorme valore bioecologico e, secondo il criterio della sostenibilità, tale patrimonio dovrebbe essere trasmesso alle generazioni future” riteniamo assolutamente inadeguate e fuori luogo le conclusioni alle quali perviene il rapporto con riferimento all’opportunità e alla convenienza di preferire una non gestione delle risorse forestali.

L’abbandono e la mancata gestione attiva dei nostri boschi, purtroppo, rappresentano fattori ed elementi di destabilizzazione per l’intero settore forestale italiano e costituiscono un grave rischio per la sopravvivenza del settore stesso e per l’integrità delle risorse forestali. E’ doveroso osservare, a tale proposito, come proprio dall’abbandono del territorio derivi ancor più urgentemente la necessità una sua corretta gestione.

In linea con i principi fondanti del Forest Stewardship Council riteniamo fondamentale che tutte le parti portatrici di interesse possano prendere parte attivamente al confronto in merito alla gestione forestale, nondimeno auspichiamo che ciò si traduca in un comune e condiviso intento di promozione di pratiche responsabili e respingiamo fermamente che possa invece configurarsi come occasione di ulteriore disgregazione del settore e men che meno in propaganda a favore dell’abbandono dei boschi e della loro gestione attiva: si tratterebbe di un pessimo esempio per l’opinione pubblica, per lo più composta di non addetti ai lavori, e di un cattivo servizio reso ai nostri boschi.

Il Comitato Esecutivo del Gruppo FSC-Italia

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