Secondo l'Istituto Forestale Europeo (EFI) e l'Istituto di ricerca forestale finlandese (Finnish Forest Research Institute), la fornitura di biomassa legnosa proveniente dalle foreste nell'Unione europea può essere aumentata in modo significativo al di là dell'attuale livello di sfruttamento delle risorse. Tuttavia, questo richiede decisioni politiche veloci e incisive e un strategia globale a livello europeo.
Il potenziale teorico della biomassa delle foreste europee al 2010 è stimato in circa 1,3 miliardi di metri cubi, compresa la corteccia. Circa la metà di questo potenziale è costituita da legname tondo e il resto è costituito dai residui di utilizzazione, dalle ceppaie e dalla biomassa legnosa proveniente dai diradamenti precoci nelle foreste giovani. Il potenziale, tuttavia, è ridotto a circa 750 milioni di metri cubi a causa dei vari vincoli di natura ambientale, tecnica e sociale. I vincoli ricadono in particolar modo sulla frazione dei residui, delle ceppie e sulle biomasse da diradamenti precoci.
La riduzione della raccolta di biomassa nei siti poveri, al fine di evitare la perdita di nutrienti, è un esempio di vincolo ambientale. La capacità portante del terreno può limitare le utilizzazioni e quindi la raccolta su terreni incoerenti è un esempio di vincolo tecnico. Inoltre, la diversa disponibilità di biomassa, dovuta alla diversa struttura della proprietà delle foreste può essere considerato come un vincolo sociale.
[Fonte: www.efi.int]
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