Roma, 5 lug. (TMNews) - Pubblicato il secondo rapporto sulla situazione delle biomasse in Italia (Biomass Energy Report: il business delle biomasse e dei biocarburanti nel sistema industriale italiano) da parte dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, un gruppo di docenti e ricercatori specializzato nell'analisi tecnologica e di mercato delle energie rinnovabili.
Il documento fotografa la situazione 2010 prendendo in esame tutti i comparti del settore: biomasse agroforestali, biogas, rifiuti solidi urbani assimilabili, biocarburanti e oli vegetali. Il quadro che emerge è molto disomogeneo: accanto ad alcuni comparti in fortissima espansione, altri presentano una situazione di stallo.
Il settore più in crescita è quello degli oli vegetali, con un aumento di oltre il 60% rispetto al 2009: la potenza installata per la generazione elettrica ha raggiunto i 620 MW, per un generazione stimata nel 2010 a 1,9 miliardi di kWh. In crescita anche il biogas: rispetto al 2009 l'aumento è stato del 20% in termini di potenza installata e del 13% per numero di impianti. In tutto, a fine 2010 erano presenti in Italia oltre 500 impianti per la generazione di elettricità da biogas, per una potenza totale di oltre 550 MW e una produzione di 2,9 miliardi di kWh.
Le biomasse forestali hanno fornito energia primaria per 5,6 milioni di tonnellate equivalenti petrolio, pari al 2,9% del fabbisogno totale. Rispetto al 2009, il contributo è aumentato del 7%.
È fermo invece il mercato dei biocarburanti (che in Italia vuol dire al 95% biodiesel, con un ruolo ancora marginale del bioetanolo): la produzione è rimasta praticamente costante dal 2008 al 2010, assestandosi intorno alle 730.000 tonnellate.
Brutte notizie anche per il recupero energetico dei rifiuti solidi urbani: nel 2010 non è entrato in funzione nessun nuovo impianto, anche se la potenza installata è aumentata del 5%, grazie ad interventi di potenziamento di alcuni impianti esistenti.
Nessun commento:
Posta un commento