mercoledì 21 luglio 2010

I deputati europei votano per vietare il commercio di legname di provenienza illegale nell’UE

003793 Il Parlamento europeo ha approvato il 7 luglio 2010, con 644 voti favorevoli, 25 contrari e 16 astensioni, la Proposta di Regolamento  del Parlamento e del Consiglio che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legname e prodotti del legno.
Il regolamento mira a combattere il commercio illegale del legno e dei prodotti derivati e prevede una serie di adempimenti da parte degli operatori (la “dovuta diligenza”, in inglese “due diligence”) per garantire l’identificazione del prodotto e la sua tracciabilità al fine di perseguire l’esclusione dal commercio di partite di legname di origine illegale o dubbia.
Il nuovo regolamento vieta quindi l’immissione nel mercato dell’Unione Europea di legname ottenuto illegalmente o di prodotti da esso derivati, impedendo che possano essere riutilizzati una volta che abbiano raggiunto il mercato europeo. Attualmente, secondo una relazione del Parlamento Europeo, si stima che almeno il 20% del legname e dei prodotti del legno commercializzati in Europa provengano da fonti illegali.
Il commercio illegale di legname è una delle cause principali di deforestazione a livello mondiale, rappresenta una minaccia alla competitività dell’industria legale del legno ed ostacola lo sviluppo sostenibile in molti Paesi extra europei. Inoltre, per taluni Paesi terzi in via di sviluppo rappresenta un forte pericolo per la salvaguardia dei principi di "good governance".
La normativa stabilisce che spetta agli Stati membri la responsabilità dell'applicazione delle sanzioni nei confronti degli operatori che violano le regole, definendone anche le linee guida per la loro imposizione: esse dovranno tener conto, per stabilirne l'entità, del danno ambientale, del valore del legname o dei prodotti del legno e delle perdite fiscali causate. Inoltre, i Paesi membri potranno anche sanzionare penalmente i commercianti disonesti. Infine, per assicurare la tracciabilità, ciascun operatore, nell’ambito della catena interna di approvvigionamento, dovrà dichiarare da chi ha comprato legname e a chi l'ha venduto, applicando la Due diligence.
Il Parlamento Europeo sarà chiamato a ratificare il compromesso e - dopo il lavoro dei giuristi-linguisti - potrà essere adottato ad un prossimo Consiglio dei Ministri, probabilmente sotto la subentrante Presidenza belga. Le norme dovrebbero quindi entrare in vigore alla fine del 2012, per concedere agli operatori del settore il tempo necessario per conformarsi. Il PEFC Italia, che ha partecipato alle riunioni presso il CNEL sulla Due Diligence (collaborando alla definizione delle proposte italiane poi veicolate dal personale dell'Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato, delegato a intervenire alle riunioni del Consiglio) ha ricordato che la certificazione forestale rappresenta lo strumento ideale per fornire garanzia di legalità e sostenibilità dell’origine del legno e carta, configurandosi perfettamente come alternativa alla documentazione necessaria per dimostrare la “diligenza dovuta” da parte degli operatori del legno che acquistano partite di legname, sia dall’estero che da proprietari forestali italiani. Si ricorda infatti che il provvedimento riguarda tutte le attività legate all’immissione del legname nel mercato europeo, interessando anche l’abbattimento delle foreste europee e la successiva vendita del legname derivante.
Il testo della Proposta di Regolamento è reperibile al link:
www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=
-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2010-0268+0+DOC+XML+V0//IT ma si può anche scaricare nella sezione documenti del PEFC Italia al link:
www.pefc.it/download/documenti/16710_Legno%20Illegale_7luglio%202010.pdf

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