200 milioni di euro per imprese, privati, fondazioni, associazioni, enti pubblici, condominii, per la realizzazione di impianti di microcogenerazione diffusa, impianti da fonti rinnovabili, interventi sull’involucro edilizio e sugli infissi, per la climatizzazione tramite teleriscaldamento da impianti di cogenerazione, per la climatizzazione degli edifici da impianti geotermici a bassa entalpia.
Con il DM del 25 novembre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 aprile 2009, il Ministero dell’Ambiente disciplina le modalità di erogazione dei finanziamenti a sostegno delle misure finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto.
Ai sensi del comma 1113 della Finanziaria 2007, al Fondo Kyoto affluiscono 200 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2007, 2008 e 2009, oltre alle rate di rimborso dei finanziamenti agevolati. L’erogazione delle risorse sarà definita dal Ministero dell’Ambiente, secondo modalità da concordare con la cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Per la prima annualità le risorse sono ripartite come segue:
a) “Misura microcogenerazione diffusa”: 25 milioni di euro, di cui al Nord (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Province Autonome di Trento e Bolzano) il 40%, al Centro (Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo) il 25% e al Sud (Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) il 35%;
b) “Misura rinnovabili”: 10 milioni di euro, di cui al Nord il 35%, al Centro il 25% e al Sud il 40%;
c) “Misura motori elettrici”: 15 milioni di euro per l'intero territorio nazionale;
d) “Misura usi finali”: 130 milioni di euro, di cui al Nord il 40%, al Centro il 20% e al Sud il 40%;
e) “Misura protossido di azoto”: 5 milioni di euro per l'intero territorio nazionale;
f) “Misura ricerca”: 5 milioni di euro per l'intero territorio nazionale;
g) “Misura gestione forestale sostenibile”: 10 milioni di euro per l'intero territorio nazionale.
Con una Circolare, da emanarsi entro 60 giorni dalla entrata in vigore del presente decreto, il Ministero dell’Ambiente comunicherà la ripartizione tra le Regioni delle risorse, tenendo conto della popolazione e dei consumi energetici regionali.
L’articolo 5 elenca i beneficiari dei finanziamenti agevolati per ciascuna misura: imprese, persone fisiche, persone giuridiche private, soggetti pubblici, condominii. Possono essere agevolati esclusivamente nuovi investimenti, la cui realizzazione non sia iniziata in data precedente a quella di entrata in vigore del DM.
Relativamente alle Misure “rinnovabili” e “usi finali”, gli investimenti agevolabili devono avere le seguenti caratteristiche:
- “Misura rinnovabili”:sono ammessi investimenti per singolo intervento, in impianti di nuova costruzione di piccola taglia per l’utilizzo di singola fonte rinnovabile:
1. impianti eolici con una potenza nominale installata compresa tra 1 kWp e 200 kWp
2. impianti idroelettrici con una potenza nominale installata compresa tra 1kWp e 200 kWp;
3. impianti solari termici con superficie d'apertura non superiore a 200 m2;
4. impianti termici a biomassa vegetale solida (pellets o cippato) di potenza nominale termica (kWt) compresa tra 50 kWt e 450 kWt;
5. impianti fotovoltaici integrati o parzialmente integrati negli edifici con una potenza nominale compresa tra 1 kWp e 40 kWp;
- “Misura usi finali”: sono ammessi investimenti per singolo intervento:
1. sull’involucro di edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti strutture opache verticali, orizzontali o inclinate, chiusure trasparenti comprensive di infissi e vetri, chiusure apribili e assimilabili quali porte e vetrine anche se non apribili, delimitanti il volume riscaldato, verso l'esterno e verso vani non riscaldati;
2. I) per la climatizzazione diretta tramite teleriscaldamento da impianti di cogenerazione di potenza nominale fino a 500 kWe alimentati da gas naturale, biomassa vegetale solida, biocombustibili vegetali liquidi, biogas e in co-combustione gas naturale-biomassa. Tale intervento e' ammissibile solo se contempla sia la realizzazione dell'impianto di cogenerazione che la realizzazione della rete di teleriscaldamento ad esso abbinata, inclusi gli allacciamenti agli edifici;
II) per la climatizzazione degli edifici da impianti geotermici a bassa entalpia fino a 1 MWt;
III) impianti di cogenerazione di potenza nominale fino a 5 MWe alimentati da gas naturale, biomassa vegetale solida, biocombustibili vegetali liquidi, biogas e in co-combustione gas naturale-biomassa.
I costi ammissibili al finanziamento agevolato sono:
a) Progettazione di sistema, compresi studi di fattibilità e diagnosi energetica. Tali costi sono riconosciuti nella misura massima dell'8% del totale;
b) Costi delle apparecchiature comprensivo delle forniture di materiali e dei componenti strettamente necessari alla realizzazione dell'intervento;
c) Costi delle infrastrutture comprese le opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell'impianto, i costi di allacciamento alla rete, ovvero nel caso della “Misura usi finali”, i costi strettamente necessari al montaggio e assemblaggio delle tecnologie installabili;
d) Costi di installazione, compresi avviamento e collaudo.
Sono esclusi i costi di esercizio. I costi unitari massimi ammissibili sono definiti, per taglia e tecnologia, in una tabella allegata al DM. Per le imprese, il beneficio non può superare la quota di aiuto di Stato definita «de minimis».
Le percentuali di agevolazione per i soggetti pubblici sono fissate a 90%, mentre per imprese, persone fisiche, persone giuridiche private e condominii sono fissate al 70%. L’articolo 10 stabilisce i massimali del finanziamento agevolato. Le agevolazioni sono cumulabili con agevolazioni contributive o finanziarie previste da altre normative comunitarie, nazionali e regionali.
Gli articoli successivi disciplinano le modalità di presentazione delle domande, l’istruttoria, l’ammissione all’agevolazione, i tempi e le modalità di realizzazione degli investimenti ammessi, le condizioni generali ed economiche dei finanziamenti agevolati, le modalità di erogazione e di documentazione delle spese, i casi di decadenza o revoca, il recupero delle somme, le eventuali varianti e variazioni di titolarità, verifiche, controlli e ispezioni, monitoraggio, divulgazione dei risultati e attività di informazione.
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