Tutti sappiamo lo stato comatoso in cui versano le casse dello stato. Ma che ci fosse bisogno nella Finanziaria 2008 di aumentare l'IVA sulle "cessioni di cavalli, asini, muli e bardotti vivi se non destinati a uso alimentare" non lo avremmo mai sospettato.
Poveri animali, se destinati al lavoro forestale pagano l'IVA al 20%, se sono destinati ad essere mangiati invece possono pagare l'IVA al 10%.
E alla faccia poi della difesa dell'ambiente. I parchi impongono agli operatori forestali l'uso di animali per l'esbosco, vietando l'uso dei mezzi meccanici, e il ministero delle finanze raddoppia l'IVA sugli animali, un bell'esempio di sinergia estorsiva per rimpinguare le esauste casse dello stato... a quanto la tassa sull'utilizzo di aria pura nei cantieri forestali?
E poi.... ma quanti bardotti vengono commercializzati in Italia all'anno? Forse la cifra che si incasserà non rimborserà l'inchiostro per scrivere la norma.
Auguri ministro, cavalli, asini, muli e bardotti... e forestali ringraziano!
Nessun commento:
Posta un commento