mercoledì 15 aprile 2009

ASTA PUBBLICA PER LA VENDITA DI LEGNO DI FAGGIO DEL CONSORZIO FORESTALE ALTO SANGRO

j0289250 CONSORZIO FORESTALE ALTO SANGRO - ASTA PUBBLICA GIOVEDI’ 7 maggio 2009 alle ore 12,00 PER LA VENDITA A CORPO E ALL’IMPOSTO DEL MATERIALE LEGNOSO DI FAGGIO PROVENIENTE DALL’UTILIZZAZIONE DEL LOTTO BOSCHIVO ASSEGNATO AL TAGLIO NELLA PARTICELLA ASSESTAMENTALE N° 10, IN LOC. “SHIAPPARO” PER UNA MASSA LEGNOSA STIMATA DI CIRCA 2.909 MC, PARI A CIRCA 29.095 Q.LI (STATO FRESCO), IN TERRITORIO E DI PROPRIETA’ DEL COMUNE DI RIVISONDOLI (L’AQUILA).

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venerdì 10 aprile 2009

PASQUA 2009

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giovedì 9 aprile 2009

Una casa di legno contro i terremoti

Il progettista Ceccotti: La piattaforma si mette in movimento e simula il terremoto di Kobe del 1995 (7,2 della scala Richter, 6.500 morti e 300 mila senzatetto). La casa di sette piani posta sulla piattaforma comincia a oscillare, sedie e tavolo volano via, il lampadario sembra un pipistrello impazzito. Lunghi secondi di tensione, e alla fine, placata la furia della terra, la casa si rimette in posizione come se niente fosse successo. Il test è stato effettuato nel 2006 e ha promosso a pieni voti Sofie, ovvero il Sistema Costruttivo Fiemme (www.progettosofie.it), che ha “riscoperto” il legno come antidoto ideale contro i terremoti, lo spreco energetico e perfino gli incendi.

«La casa, alta 24 metri, non solo è rimasta in piedi, ma non ha avuto lesioni importanti. Era perfettamente agibile, è stata una sorpresa anche per noi» spiega l’ingegner Ario Ceccotti, responsabile del progetto. Sono partiti con i test su un pannello, poi su una casa di un piano, poi su una casa di tre piani.

Professore, all’Aquila sono crollati edifici antichi e altri moderni. Quelli di legno avrebbero resistito?

«Negli ultimi cento anni le tecniche di costruzione hanno fatto progressi enormi - spiega Ceccotti - il legno oggi, se è lavorato come si deve, ha dimostrato di poter resistere a sismi come quelli giapponesi, e a maggior ragione resisterebbe a quelli italiani che sono di intensità minore. Avrebbe anche il vantaggio che non resta lesionato e pericolante come il cemento armato, che poi va abbattuto». E il problema incendi? «Abbiamo fatto anche un test su quelli, la casa è andata avanti a bruciare per ore, la struttura è rimasta in piedi».

Il legno dei miracoli è banalissimo abete rosso, il più comune sulle nostre montagne. Una scelta ecosostenibile che le sfrutterebbe senza saccheggiarle e non a caso Sofie è un progetto dell’Istituto Ivalsa del Cnr, appoggiato dalla Provincia di Trento. Il “trucco” è nella lavorazione, pannelli da 5 a 30 centimetri assemblati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 centimetri. Il risultato è una casa leggera, elastica e resistente.

«In Italia c’è un po’ di prevenzione verso le case di legno - spiega Gabriele Bonamini, coordinatore scientifico del progetto - aldilà del problema incendi o umidità, ormai superabile, l’idea è che non durino. All’estero, in Canada, Stati Uniti, Nordeuropa, l’atteggiamento è diverso».

Già. Ai figli si lascia il “mattone”. Ma ora anche il mercato italiano sta cambiando, e le case di legno crescono a ritmo record. Forse si dovrebbe prenderle in considerazione anche per la “new town” che il premier Silvio Berlusconi prevede di far sorgere all’Aquila in 24-28 mesi.

«Le case in legno si potrebbero costruire molto più in fretta - conferma Ceccotti - basterebbero mesi, e non anni. E a parità di costi con le altre sarebbero case vere, solide, e garantirebbero grandi prestazioni anche dal punto di vista energetico».

E allora quali sono gli ostacoli? «Il nostro è un mercato giovane - spiega Bonamini - l’edilizia tradizionale è molto più agguerrita...».

Ma a questo punto non si parla più solo di architettura.

Lazio: al via oggi il bando cooperative Pmi per 4mln di euro

sviluppo lazio Nuovo ossigeno per le cooperative laziali, che costituiscono il 10% delle Pmi della regione. Aperte da oggi le prenotazioni online inerenti l'avviso pubblico per la concessione di finanziamenti a favore delle cooperative, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Lazio (n.13, 07/04/09 - parte terza).

Il bando mediante il quale la Regione Lazio finanzierà i progetti presentati dalle cooperative per un totale di 4,3 milioni di euro, nell'ambito della Legge regionale n. 20/03, è stato appprvsato con Determinazione n.583 25/03/09.

I finanziamenti saranno curati da Sviluppo Lazio e prevedono un contributo per la copertura del 50% delle spese ammissibili per un massimo di 80mila euro.

Fanno parte di queste ultime gli investimenti in immobilizzazioni come l’acquisto di macchinari, attrezzature, auto aziendali, opere murarie, e l'acquisizione di servizi reali quali progettazioni, piani di promozione, consulenze, etc.

Possono partecipare tutte le cooperative, ad eccezione di quelle operanti nel settore Pesca e Acquacoltura, Agricoltura primaria, Assistenza sanitaria ed Esportazione.

Le cooperative interessate possono dunque presentare domanda, sia prenotandosi in via telematica sul sito di Sviluppo Lazio sia inviando la domanda e la documentazione cartacea. Le scadenze sono fissare rispettivamente entro 60 giorni e 65 giorni dalla data di pubblicazione.